Una simpatica storiella narra, cari amici, della sventura capitata a un solitario pilota d'aereo che precipitò, salvando la vita, in pieno Sahara ma nei pressi di un'oasi nella quale trovò acqua e cibo a volontà. Quando si trattò di superare la solitudine, però, non ci fu che la cammella della quale, tuttavia, si innamorò (vedi tu cosa fa il tempo...) perdutamente. Si evidenziarono comunque nei mesi alcune difficoltà logistiche: il mucchietto di sabbia necessario al pilota per salire all'altezza utile all'assolvimento delle funzioni inerenti l'innamoramento, che il poveretto quotidianamente realizzava alle terga dell'adorata cammella, prima si sbracava, poi veniva scartato di due passi da quell'agognata bestiola che probabilmente non gradiva. Negli anni il tormento non abbandonò il pilota, neanche quando nella medesima oasi precipitò di nuovo un aereo, con alla guida stavolta un'avvenente pilota (pilotessa, direbbero alcuni) giovane e bellissima. Anche lei ebbe salva la vita, per merito però del nostro eroe che le curò le ferite e la rifocillò. Dopo qualche tempo lei senti di ringraziarlo: "Mio eroe, mi hai salvato la vita. Puoi chiedermi tutto e tutto ti darò". Il pilota capì l'antifona e, superando il naturale imbarazzo, sentimento del tutto comprensibile, dopo mesi e mesi di ripensamenti si decise: "Scusami se ho l'ardore di chiederti una cosa per me davvero importante - esordì predisponendo la graziosa ospite che altro non voleva sentirsi chiedere - ma dovresti tenermi ferma la cammella".
mercoledì, settembre 17, 2008
Simpatica storiella
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