So che scrivere un post su questo argomento in un blog in cui ci sono tre uomini non è un gesto carino, ma assicuro che non è fatto con nessuna malizia ma solo "a titolo informativo".
Oggi è l'11 novembre e, come ormai la tradizione ci "impone" quasi, non si festeggia san Martino come tale, bensì come il patrono di quelli che tutti chiamiamo "cornuti".
Si tratta di una festa un po' diversa dalle altre, solennizzata oggi solamente in qualche località umbra, nelle quali si mantengono ancora intatte le tradizioni di un tempo.
Già i Greci e i Romani usavano aprire con grandi feste le botti del vino nuovo, in un giorno che più o meno coincideva col nostro 11 novembre.
La tradizione continuò poi in epoche successive, dando origine al detto popolare «Si svina a San Martino / la botte del buon vino».
Ma come si è passati dal vino ai "cornuti"?
Alcune opere storiografiche affermano che dall’11 novembre iniziava di fatto l’Avvento, tempo di penitenza in preparazione del Natale, durante il quale si praticava il digiuno e l’astinenza da ogni carne, compresi quindi gli amplessi coniugali. Ma quaranta giorni erano lunghi e i mariti più ligi temevano che le mogli meno pazienti, per ammazzare il tempo, si prendessero alcune libertà eccessive e quindi si affidavano al santo che vigilava l’inizio della penitenza, affinché vegliasse sulla onorabilità del focolare domestico.
Fu così che la malizia popolare finì col rendere il povero Martino l’inconsapevole patrono di tutti coloro che comunque avevano moglie.
E' in questo modo che tutti gli uomini, detentori di questo "trofeo" sulla fronte o per le malelingue o per una moglie un po' libertina, crearono un'unica categoria.
Invece a Roma, secondo altre fonti, se ne conoscevano addirittura cinque. La base era ovviamente costituita da coloro che non sapevano di essere traditi ed erano i classici Becchi. C’era poi il cosiddetto Cuccubbone, ossia quello che ne era consapevole ma che fingeva per quieto vivere; il Beccone, invece, oltre ad accettare lo stato di cose ne ricavava pure un vantaggio o un guadagno; il Tribbecco portava gli amici a casa e poi si assentava con una scusa; infine il Calidone (quello che secondo uno storico “portava lo stendardo nella processione di San Martino”) accompagnava lui stesso la moglie a casa degli amici! La figura del “cornuto e contento”, tuttavia, non era soltanto oggetto di dileggio da parte del popolo, bensì era addirittura una specifica figura di reato contemplata - con questa letterale dicitura! - dalla “Pratica Criminale delle Pene di Roma”, una sorta di codice penale di epoca pontificia rimasto in vigore fino al 1811. Va anche detto che la punizione non era di tipo detentivo bensì - almeno per certi versi - improntata a più raffinata crudeltà: la norma prescriveva infatti che il reo “ducatur mitratus per urbem”, ossia fosse messo alla berlina per le vie di Roma tenendo sul capo una sorta di “mitra” (che in verità è il copricapo a due punte che in genere portano i vescovi).
Che dire, povero marito, "cornuto e mazziato", come si dice dalle nostre parti!
Così questa ricorrenza, in cui oggi siamo soliti, anzi solite, fare gli auguri al prossimo, peccando di "malignità", ha le sue radici in un remoto passato, ma sapete come la penso?
Credo che alla fine i tempi non siano cambiati di molto...
P.S. ancora scusa ai miei coinquilini... ;-)
sabato, novembre 11, 2006
11 novembre: san Martino, il patrono dei "cornuti"...
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Ricorrenze e Festività
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bè, se fossi alessandro, mi preoccuperei...
l ho fatto senza malizia il post, GIURO
lo spero...anke xke poi torneremmo a gestì sto blog in 3.......:-)
si infatti xké se fosse stato dedicato a te, sarebbe stato meglio se te ne fossi andato, scelta saggia alessandro...
simò,,, ma andò trovi la voglia di scrive tutta quella robba,,?
per quanto è lungo quel commento,, nn me lò sò finito manco da legge,,,
baci,,,
baci,,,
anonimo nn x dire niente xò potresti anke avere le palle di identificarti... no?!? nessuno m pare ti dice nulla, sei libero d pensarla come t pare anche se dici un sacco d cazzate... lo trovo veram vile qst modo di lasciare commenti poco piacevoli e d nn avere il coraggio d dire "sono io che scrivo e la penso così"...ovviamente qst in relazione anke a tutti quelli che fino ad ora si sono comportati in qst modo su qst blog...sto seriamente pensando che oltre alla stupidità il vostro problema sia la mancanza d argomenti.
non l ho scritto io infatti...
chi lo dice che i cornuti sono solo i maschietti?
x Arianna: sono anonimo solo perchè il mio nome non ti direbbe niente, non per vigliaccheria...
ciao ciao
infatti anonimo il post nn è stato scritto x attribuire l'appellativo di "cornuti" ai maschi, ma solo per spiegare il perché dell'associazione della festa di san Martino agli uomini traditi... lo so pure io ke pure le donne hanno d qsti problemi xò il fatto è ke san Martina patrona delle cornute ancora non l'hanno fatta, qnd provvederanno scriverò un post anke su qll... ciao ciao
proprio perchè allora il tuo nome non gli direbbe niente, che ti frega se ti firmi?oh il tuo nome "direbbe" qualcosa a me e ad alessandro???
io non sarei troppo arrogante con diodellecittà alessà...pure perchè, dai, sinceramente, che ha detto???
ho capito simò, ma ke cavolo avevo detto? solamente ke se nn ha voglia di leggere i nostri articoli ke non li leggesse..
ma l ho capita solo io la linea ironica di diodellecittà nel suo commento??'
ma l ho capita solo io la linea ironica di diodellecittà nel suo commento??'
eh mi sà d si...cmq x na cosa hai ragione, dio delle città perlomeno parla e non offende
Da persona che ha visitato tanti blog,che non vuole offendere nessuno,ma vuole semplicemente fare una critica costruttiva vi dico che voi come blogger dovreste stare al di fuori di discussioni stupide per gestirlo veramente bene,non è possibile che sopra questo blog ci siano solamente discussioni,litigi,capisco gli idioti che entrano a rompere,ma addirittura sprecarci cosi tanto tempo e poi litigare tra voi per quello che dicono....... agli occhi di una persona che entra per la prima volta questo vi rende solamente ridicoli.(non vuole essere un'offesa,parlo oggettivamente con cognizione di causa)
e pensate che io abito a Via San Martino n. 4...
federico, prima di tutto dire che noi bloggers "litighiamo" secondo me è un po' troppo, nn credi? sta certo che fuori da qui nessuno sta arrabbiato con nessuno! e poi devi sapere che questo blog non è nato SOLO per far confrontare tutti coloro che vi accedono, limitando la figura del blogger a quella di una persona senza pensieri e senza idee che dà solamente lo spunto per una discussione. "gioventu ceccanese" ha l'obiettivo, credo che così la pensino più o meno anche i miei coinquilini, di dare lo spunto per un confronto tra gli altri ma di far conoscere anche la nostra realtà, come la viviamo e quali sono i nostri punti di vista. definirci "ridicoli" perché non gestiamo questo spazio come automi che non sono toccati dagli atteggiamenti scorretti degli altri mi sembra davvero troppo.
penso invece che il ridicolo sia quello che venga qui e non dimostra la voglia di partecipare ad una discussione piuttosto che a un'altra, ma si diverte solamente a darci prova di come la demenza umana possa arrivare a tanto.
questo non era affatto un attacco al tuo commento anzi mi fa piacere che tu abbia detto come la pensi, ma il mio è solo un chiarimento su un aspetto fondamentale del blog.
ciao
giusto...
sto con arianna...
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