sabato, novembre 11, 2006

Quando scrissi queste righe sul forum di CeccanoCity sapevo che si sarebbero adattate a più di un'occasione. Mi ci misi di impegno allora, e creai/adattai un testo che non puo che far riflettere su quello che in gergo viene chiamato Spam. Partendo dalle origini.
Riporto quindi qui quel post pari pari:


Nella culla della cultura hacker apparve uno slogan: <<IL POTERE DEL COMPUTER ALLA GENTE>>

Tutto iniziò nel 1976, in California... nella San Lorenzo Valley, ad esempio... un luogo che fino ad allora ospitava le vacanze della classe media, in cui successivamente, oltre ai vecchi abitanti, iniziarono ad aggiungersi anche hippies, hackers e tecnomistici.
Ma era solo una delle aree che cominciarono ad essere colonizzate da piccole comunità di programmatori.
Comunque, l'importante è che da questi posti iniziò a farsi largo l'idea che l'informazione dovesse circolare liberamente e che la tecnologia fosse uno strumento più adatto per costruire una societa' diversa.
I primi a fornire uno strumento per attuare l'idea fu la New Jersey Institute of Technology e la Bell. Avano messo a punto infatti un sistema di scambio di messaggi di testo attraverso le linee telefoniche. Da qui nacquero le prime BBS, bulletin board system, le bacheche virtuali.
Dall'evoluzione di queste BBS, con la risoluzione di alcuni problemi di ricerca dei messaggi (solo in ordine alfabetico o per parola chiave), venne fuori la prima CommuniTree: aveva una struttura ad albero, dove ogni ramo era un tema che aveva origine da un messaggio principale. I rami piu' robusti, quelli di maggiore interesse, avrebbero portato a loro volta altri temi sviluppati dai membri della comunità. La struttura ad albero consentiva a chi si collegava di capire subito di cosa si stesse parlando e di aggiungere il suo commento accrescendo uno o piu' rami della discussione. Di qui il nome di CommuniTree, combinazione delle parole "comunità e "albero"...
Ma la cosa più importante di tutto questo, è che CommuniTree era uno spazio pubblico e sociale, trasposizione delle idee che stavano alla base della prima cultura hacker... e dalle paranoie sul controllo dell'informazione da parte di strutture di potere centralizzate come i governi o le multinazionali, avevano portato a rendere CommuniTree refrattaria alla censura. Il software non permetteva facilmente di cancellare i messaggi o di modificarli.
(Una curiosita' interessante.. La terminologia degli utenti di CommuniTree era piena di vocaboli astrusi presi dalle religioni orientali. Ad esempio Avatar, nell'induismo è la discesa del dio nel mondo per la durata di una vita umana, e veniva usato in ComuniTree per definire la presenza, l'anima del mondo digitale.)
Insomma, per capirci, queste comunità erano un posto per persone creative, dove le idee poressero circolare liberamente...
Peccato che venne nel 1982, venne tutto spazzato via da "un'invasione barbarica" che scheggio' le prime comunita' online.
Poco prima la Apple aveva concluso un accordo con il governo degli Stati Uniti per la fornitura alle scuole americane di computer e modem.
Comparve sullo schermo il primo messaggio di origine sconosciuta <<TU HEI FACCIA DI MERDA AHAHAHAHAH>>, nessuno seppe cosa fare.
Nessun messaggio poteva essere cancellato, ma solo "accantonato". Non c'era modo per risalire all'origine degli insulti che presero ad arrivare al ritmo di venticinque al giorno, intasando tutte le discussioni in corso.
Come un cancro.
E mentre i partecipanti iniziarono a diminuire stanchi degli insulti, l'Orda d'Oro in piena tempesta ormonale soprì il modo di far crashare il sistema grazie ad un bug. Ogni volta bisognava ricostruire l'albero partendo dai dati salvati precedentemente che non sempre contenevano gli ultimi messaggi. Poco dopo CommuniTree cessò di esistere.
Le comunita' online continuarono pero' a proliferare, anche se meno aperte rispetto a prima, diventando un vasto fenomeno sociale.
Anche le devastazioni adolescenziali ebbero un erede. A farne le spese, ed è sintomatico, furono i depositari della tradizione di CommuniTree. Ovvero i frequentatori dei vari newsgroups, gruppi di discussione sulla rete dedicata Usenet, evoluzione delle prime BBS.
In questi ambienti digitali deve la NETIQUETTE, il codice comportamentale al quale aderivano la maggior parte degli utenti, era molto sentita, comparve il fenomeno dello SPAM.
(Altra curiosità: il termine SPAM, un tipo di carne in scatola, iniziò ad essere usato online in seguito a uno sketch dei Monty Python. Era l'elemento principale del menu di un ristorante che lo aveva inserito in tutte le portate. Il cameriere illustrando il menu non faceva che ripetere la parola spam.)
Nei primissimi anni Novanta spam iniziò a essere usato per descrivere i messaggi inutili, ripetitivi e fuori tema che comparivano nei vari newsgroups.
il 12 aprile 1994, quando l'avvocato Laurence Canter e sua moglie Martha Siegel di Scottsdale, Arizona, avviarono il programma che avevano appena finito di scrivere, lo spam divenne una cosa diversa assumendo un carattere molto piu' aggressivo. Il software di Canter generava automaticamente messaggi, dove si promuoveva una lotteria con in palio una carta verde per lavorare negli Stati Uniti, su circa seimila newsgroups.
Quel primo spam pubblicitario fece infuriare migliaia di persone. Da allora il fenomeno si è allargato a macchia d'olio. Oggi esistono decine di software che inviano mail automaticamente combinando fra loro le lettere per trovare i giusti indirizzi di posta elettronica. E in parecchi pensano che lo spam stia per portare Internet al collasso. Un'esagerazione forse, ma è probabile che le contromisure porteranno all'eliminazione dell'anonimato online e alla conseguente restrizione della liberta' di espressione. A quel punto anche le ultime tracce della filosofia che animava la gente della CommuniTree scompariranno definitivamente.

Adattato da "Play 2.0" di Jaime D'alessandro...

Vedete... tutto è nato da un insulto. Certo, tutto questo non era ancora neanche Internet, ma come sappiamo la storia si ripete sempre.
E così man mano che si va avanti, la libertà di espressione su Internet viene meno, per colpa di chi non si sa comportare, di chi crede di stare in un nuovo FarWest, da chi pensa "che mi importa, tanto nessuno mi fa niente". Un comportamento immaturo e irresponsabile.
<<IL POTERE DEL COMPUTER ALLA GENTE>>... io aggiungerei <<CONSAPEVOLE>>...

Riportata alla nostra ancora piccola comunity, si ripresenta sempre il nuovo utente che si crede di poter fare tutto quello che vuole. Cosi sarebbe se quello che viene scritto non fosse propositamente provocatorio e offensivo. Invece c'è stato bisogno di assumere poliziotti, di controllare sempre tutti i messaggi.
Ma quello che a me fa piu ridere, è che poi sono questi utenti stessi che si lamentano, che terroreggiano e si rivolgono ai moderatori credendo di avere a che fare con carcerieri senza scrupoli pronti a tutto per allontanare la gente dallo scrivere, quando invece è prefettamente il contrario.

Quello in cui crediamo, che sognamo, è una pubblica piazza virtuale in cui poter parlare e non essere disturbati, in cui stare tranquilli, conoscere gente e stare assieme... Come non è mai avvenuto nella Ceccano reale forse.
Ed è forse proprio questa la mia utopia, pensare che sia possibile una Ceccano virtuale dove poter finalmente trovare gente interessante?

Lo Spam esiste ovunque. E ovunque, in qualunque forma fa danno.
Riportato a noi, sono sicuro che se un blog del genere avesse avuto come "sfondo" un'altra città (magari anche piu grande), non ci sarebbe stato bisogno di questo post, perchè seppur fosse stato afflitto da questo genere di Spam, sicuramente quest'ultimo non sarebbe stato di così fastidiosa intensità.
"I ceccanesi non si comportano bene per strada, figurati quando hanno la possibilita' stare nascosti...
E non servono ne soluzioni, ne algoritmi di risoluzione, besterebbe comportarsi bene." come scrissi ancora su CeccanoCity.
In questo post non sarano censurati in nessun modo i commenti. Perche dopo tutto quello che è scritto qui, risulterebbe ridicolo. Come risulterebbe ridicola ogni forma di Spam nei commenti stessi...


4

Alessandro ha detto...

spero sta storia sia finita

Simone ha detto...

infatti...

Anonimo ha detto...

http://italo-pronto.blogspot.com/

[url=http://italo-pronto.blogspot.com/]La Procura apre un'inchiesta, 30 sotto accusa.[/url]

[url=http://italo-pronto.blogspot.com/]IL PRECEDENTE — Anche allora la procura della Capitale aprм un'inchiesta, stesse ipotesi di reato di adesso ma per il momento nessun risultato. Era stata l'associazione vittime del terrorismo a presentare una denuncia. E lo aveva fatto a carico dei due parlamentari del Comunisti italiani Oliviero Diliberto e Marco Rizzo, tra gli organizzatori del corteo, volendo far valere una sorta di responsabilitа oggettiva per gli slogan urlati dai manifestanti. Ma la procura aprм un fascicolo contro ignoti.[/url]

http://italo-pronto.blogspot.com

Anonimo ha detto...

Ciao sono Andrea bucciarelli detto zorbetta
Sto sempre da Alfredo P. Tutti i giorni insieme alla sua ragazza Ilaria alla casa.
Grazie a loro non mi sento più solo ne io ne la mia ragazza visto che nessuno ci a più voluto bene e loro ci anno accettato perché i facevamo pena a tutti e due soprattutto la ragazza mia gli a fatto più pena di me

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