domenica, febbraio 04, 2007

"E bravo Dante..." vers. ceccanese: Gli senti Dante...

Finalmente qualcuno che ha la stessa idea di noi studenti: Dante Alighieri consumava cannabis!

L'italianista anglosassone Barbara Reynolds sostiene che il sommo poeta "avrebbe fumato erba e mescalina". Giulio Leoni, professore di letteratura italiana che per Mondadori ha scritto tre libri su Dante (contento lui...) appoggia la tesi della Reynolds. Leoni spiega infatti che la dantistica ufficiale ha lasciato in ombra molti aspetti della vita di Dante. Già nell'antichità si conoscevano le particolarità di alcune piante; dall'oppio alla cannabis. Dante da giovanissimo si iscrisse all'arte degli speziali: lo aveva fatto strumentalmente per aggirare il divieto di fare politica, ma le Corporazioni difficilmente ammettevano qualcuno che non sapesse nulla di quello che insegnavano. Dante conosceva bene la farmacopea e quindi sapeva quali piante usare. Leoni nei suoi romanzi immagina più volte che Dante preparasse da solo 'rimedi' per i suoi malanni. Perché non avrebbe dovuto utilizzare quelle piante per altri scopi? Chi può escluderlo?
Inoltre, nell'immaginario di Dante - dice Leoni - c'è una forte componente "visiva" come emerge da molte delle sue poesie e dalla stessa "Commedia". Avete presente l'Inferno? Tutto lascia presumere, anche senza prove certe e in base ad indizi, che quanto sostenuto dalla studiosa inglese possa essere avvenuto veramente!
Altro esempio messo in ballo dalla Reynolds, è quello della visione della Madonna nel Paradiso della Commedia... ma dai!
Forse non si "è scoperto" niente di nuovo, forse si vuole solo demolire un mito, svelando la vera origine della sua vis poetica, facendola risalire alle proprietà allucinogene di alcune piante, le cui particolarità erano probabilmente note allo stesso Dante, resta senz'altro la certezza che, o con la cannabis o senza cannabis, è il padre della nostra lingua, e perchè no, un genio... anche se molte volte odiato da noi studenti.


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Anonimo ha detto...

ecco xkè vedeva i cani a tre teste...sto canarolo! Anche se questa è una storia passata e ripassata xkè si sapeva... ma rimane sempre dante!

Anonimo ha detto...

hai capito dante....!!!!sto cannarolo!!hihihi!!!

Alessandro ha detto...

Dante è indubbiamente il poeta più grande che l'Italia abbia mai avuto....e questo non lo rimette certo in discussione...bisogna rapportare tutto ai suoi tempi dove c'era una mentalità ed un costume completamente diverso dal nostro, lì era normale penso io....non c'era una medicina scientifica ma piuttosto alchimistica, penso che la stessa canna era considerata un rimedio per i suoi malanni... Comunque è un grandissimo, ma a me a sempre dato sui nervi...doti artistiche incommensurabili, ma ragionava male secondo me...

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