In questi giorni, come sapete, Benedetto XVI è in Germania. Viaggio molto sentito dal pontefice che ripercorre i luoghi della sua giovinezza ed a lui tanto cari. Nato a Ratisbona, in Baviera, Joseph Ratzinger torna in queste terre per la prima volta da quando è stato eletto Papa, ormai 17 mesi fa. E non è un viaggio che verrà dimenticato facilmente; sia naturalmente da lui, che da noi. Per la prima volta dopo 17 mesi, forse perchè nella sua terra si sente più sicuro ed a suo agio, finalmente ho sentito nelle parole del Papa qualcosa di concreto e lontano ad esempio da quel "Dio è amore" che, lasciatemelo dire, per carità, è un messaggio importante ma mi ricorda molto la citazione di un famoso Merlino in un'altro famoso spot dove ha la sua illuminazione: "la patata lessa!". Io credo e sono religioso, non fraintendetemi, ma penso che la fede non debba rimanere immateriale teoria, inconcreta teologia o semplice filosofia canonicha, ma debba "abbassarsi" al nostro mondo, ai nostri problemi, alla povertà, all'uomo. In questi giorni, per la prima volta, noto che Ratzinger non parla più di quanto sia importante l'amore o la famiglia (penso lo sapevamo tutti), ma di temi molto più importanti e discussi. Il primo, prendendo spunto dalla crisi di fede in Germania, riguarda la ragione che ci dovrebbe spingere oggi, nel terzo millennio, anocora a credere. Si domanda se nel 2006 abbia un senso credere e perchè. Si può essere d'accordo o no con la sua idea, ma cavolo, questo si che è un argomento! La sua risposta, d'altronde, non è neanche questa banale; Ratzinger non può negare la teoria evoluzionistica, ma in qualche modo la completa affermando che senza la fede non ha senso, è irragionevole. In poche parole, senza Dio i conti sull'uomo e sulla sua origine non tornano. In qualche modo, accetta il fatto che la Bibbia, in particolare la Genesi, più che del suo valore storico dobbiamo carpirne il significato ed il messaggio morale (nega l'esistenza di Adamo ed Eva ecc???). Il secondo tema affrontato, questo prendendo spunto dall'anniversario dell'11 settembre, è quello del conflitto tra mondo occidentale ed islamico. Il Papa ha invitato i musulmani a respingere con forza ogni messaggio di violenza che possa essere inteso dal Corano. Una religione non può basarsi su concetti quali Jihad e Guerra Santa; l'Islam, o meglio il Corano, da questo punto di vista è alquanto contraddittorio. Non vi è una decisa presa di posizione a favore del dialogo o della violenza, ma sta ai fedeli di oggi capire cosa sia giusto assimilare e cosa invece sia da non cogliere da un libro che dopotutto è stato scritto circa 1300 anni fa. Vai Joseph, così mi piaci...continua così e non verrai ricordato, come fino ad oggi è stato, come il Papa che successe a Woytila. E come diresti anche tu "Pravo pampino!"
mercoledì, settembre 13, 2006
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Papa che vedo molto freddo nei confronti della gente, ma è possibile che io mi sbagli a giudicare...
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